Cercasi con urgenza il PD scomparso! Forse rapito, nascosto o forse si è solo perduto?

CULTURA

Il 4 marzo dimissioni di Zingaretti. Colpiscono due parole: vergogna e sincerità. Si è sentito tradito, tutto il gruppo dirigente aveva deciso per Conte… e poi?

Non importano tanto le dimissioni del segretario, quanto come il partito o i partiti affrontano il governo di Mario Draghi, il supertecnico, che avrebbe dovuto commissariare la politica. Questo era temuto o auspicato. Non è stato così: lo dimostrano i provvedimenti e il ruolo che hanno i rappresentanti politici nel governo. Si continua con i ristori, proroga del blocco dei licenziamenti, Reddito di cittadinanza… I partiti mostrano di avere libertà di movimento e provano a cambiare. Il PD che dovrebbe essere il più contento, i temi di Draghi nel discorso programmatico sono i suoi: Europa, competenze, riforme, politica estera, sobrietà della comunicazione… E invece…

Dobbiamo fare un discorso all’indietro. A un altro 4 marzo. Quello del 2018, uno tsunami che ha cambiato il Paese e ha umiliato l’intera classe dirigente meridionale. Nella cabina elettorale è entrato il rancore, la sfiducia, la rabbia del Sud, che non si sentiva garantito, curato, protetto. Imprevedibile? In questa dimensione non l’aveva previsto nessuno. I 5 stelle prendono al Sud il 50%. Un popolo in marcia trionfale, un voto contro.

Renzi si dimette (“non siamo stati né carne né pesce”). Reggente con pieni poteri è Maurizio Martina. Prova a dare la sua linea: ascoltare, studiare, capire, e ricostruire, riformare… Parla di una cesura storica e radicale e di un lungo e profondo percorso di rinnovamento. Parla di circoli del PD che discutono, propongono e di molti altri, nel Sud specialmente, che dovrebbero essere svuotati e ripuliti. Non si tratta di individuare colpe o responsabilità, ma cancellare comportamenti e metodi, che hanno prodotto incrostazioni pesanti. Manfredonia è forse l’esempio più sconcertante. Nel voto del 4 marzo del 2018, il PD scende al 10%. Da oltre venti anni governava con una maggioranza solida. Non c’entra solo l’uragano 5 stelle ma anche la Corte dei conti, scontri e lacerazioni interne, supponenza e clientelismo…

Martina elogiato ed ignorato… Nessuna conferenza sul Mezzogiorno, nessun dibattito… A Foggia c’è qualche analisi: litigiosità, assenza dai territori… A Manfredonia un documento per dire che il Pd è in campo in vista delle elezioni comunali (mancavano due anni!), per un nuovo Centro sinistra. “Bando ai pettegolezzi e alle autocandidature”, quindi, ma “nuovo patto per le sfide future con al centro coesione e confronto”. Insomma la preoccupazione è solo rivolta al potere locale e… alle amministrative sarà un’altra storia!

Erano tempi difficili e strani: Orietta Berti era chiamata nei talk show a commentare l’intervento del segretario Martina, e parla della rivolta del popolo contro la casta, della gente soggiogata, inascoltata. Erano i giorni dell’impeachment e dell’accusa di alto tradimento a Mattarella. Con una eco sorprendente nel Sud. “E’ una dittatura” “Andiamo a Roma a protestare il 2 giugno” “A Roma e poi pure a Bruxelles” “Questi sono i poteri forti”. Voci e parole, tante, irripetibili, E c’erano anche insegnanti, professionisti… Una vera e propria rivolta nel Sud.

Poi la fermezza istituzionale e gradualmente si torna indietro… Zingaretti ha parlato di sincerità. Un sentimento che non appartiene alla politica perché l’agire politico non deriva da un principio di verità… E poi i mutamenti veloci obbligano a rivedere azioni di governo e di questi occorre rendere conto. Stupiscono non tanto i cambiamenti repentini dei leader quanto il fatto che non vengano motivati. spiegati.

Ora i tempi permettono di ragionare e interrogarsi. Sul senso di un partito politico. Quale la forma? Il ruolo delle donne? Di quale leadership si ha bisogno? Dobbiamo rassegnarci a leader che hanno molto del capo tribale? Forse il tempo della democrazia come la conosciamo sta tramontando. E come deve essere l’impegno? Il manifesto del PD per l’otto marzo riporta una bella frase di Angela Davis “Devi comportarti come se fosse possibile cambiare radicalmente il mondo e devi farlo costantemente”.

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