Togliere i bambini dalla strada! Ma cos’è la città? E di chi è la città?

SOCIALE

Nell’unico dibattito pubblico della campagna elettorale a Manfredonia, è risuonata tra i candidati sindaci un’unica affermazione condivisa e trasversale: togliere i bambini dalla strada!

Il senso era di impegnarli nel tempo pieno, attività sportive organizzate… Ma quella risposta generica lasciava sconcertati. I bambini, i ragazzi non si vedono più nelle strade. Un’assenza preoccupante: essi svolgono un ruolo sociale simile al canarino, che i minatori portavano in miniera. Se l’uccellino non sopravviveva, la morte si avvicinava per tutti. Se una città non è amica dei bambini, non è amica di nessuno. Provate a girare per la città, nelle mattinate dei giorni festivi, al pomeriggio… non ci sono voci e grida, nessuno gioca più!

Per i bambini la città è sempre stata la palestra formativa. Le piccole commissioni, quando nel quartiere vi erano numerosi esercizi commerciali, l’acquisto del panino prima di andare a piedi a scuola, gli incontri e i giochi spontanei… stimolavano in modo continuo la curiosità. Una perdita che ha sottratto esperienze, di cui non si misurano le conseguenze, e che non può essere sostituita con tutte le proposte preconfezionate dei tanti impegni extra scuola (nelle famiglie che possono farlo). La condizione dell’infanzia nei contesti urbani è sempre più scivolata in una rigidità di tempi e spazi e contesti molteplici, ma sempre chiusi, controllati, per cui mancano quelle opportunità che si presentano nella realtà quotidiana, fatta di atti ripetuti e di sorprese. Purtroppo la strada è insicura, occupata dalle auto, e in molte città del Sud non è stata sostituita da parchi e qualcosa di simile.

Le abitazioni a piano terra sono ancora abitate. Qualche tempo fa in un sito web vi era la foto di una sedia (quartiere Monticchio) con titolo: “Multa per chi occupa il posto-auto con sedia!”. Quella sedia vuota forse era stata lasciata da una vecchina che era andata in bagno o a controllare la cucina o è stata messa lì per impedire alle auto di parcheggiare. Centinaia le condivisioni, tutte contro l’illegalità di una sedia! Spesso le abitazioni a piano terra hanno la porta di ingresso come unica fonte di luce e di aria, e il marciapiedi antistante è il salotto. Le abitazioni a piano terra, infatti, svolgono una funzione sociale, sono tipiche dei paesi di mare del Mediterraneo, e qualcuno le ha proposte come patrimonio Unesco.

Il traffico è un problema serio a Manfredonia. Diverse le segnalazioni di turisti lette sul web: “qui non si conosce il camminare a piedi“. Una signora con due bambini piccoli: “Io per muovermi mi faccio accompagnare, le strade non sono sicure, auto parcheggiate ovunque, senza strisce pedonali… farebbe piacere camminare per la città!”. Un circuito vizioso, quindi. Due giorni fa ho ripetuto un esperimento: fermarmi sul lungomare, poi nei pressi dell’ospedale… e contare le auto; in una ventina di minuti oltre cento, nessuna bicicletta; la cosa incredibile è che in tutte c’era una sola persona (l’autista).

E’ difficile camminare a piedi, è difficile con un carrozzino, è difficile per un disabile. L’aria è insalubre, e vicino alle scuole lo è ancora di più. Mi aspettavo che primo provvedimento della nuova amministrazione fosse il rifacimento delle strisce bianche pedonali, cancellate, ma molti anziani sanno dove si trovavano e confidano che lo ricordino anche gli automobilisti. Ora arrivano le linee blu, con molto ritardo. Immediata la dichiarazione di partiti di maggioranza: loro non c’entrano, sono stati quelli di prima o meglio la commissione straordinaria! Il provvedimento è necessario, ma si può intervenire per eventuali correzioni. L’obiettivo è la riduzione del traffico. Mi ostino a credere che una riduzione del 20 30% si potrebbe ottenere facilmente, con la semplice rinuncia di molti “abitudinari” all’auto. Che peccato, però, non aver pitturato oltre che di blu anche di bianco le strade. Che peccato aver perso l’occasione per parlare, discutere… di mobilità, dislocazione di servizi in aree periferiche, funzioni del Centro storico, esigenze dei residenti. La città è fatta certamente di case, piazze, negozi, luoghi di ritrovo e di cura, chiese, scuole… Ma la città è soprattutto la gente!

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