Non fidatevi dei sondaggi. “Il mondo di Giorgia” raccoglierà più di quanto pensiate.

POLITICA LOCALE

Quelli di destra diffondono immagini, parole del loro leader. Quelli di sinistra pure. I primi per elogiarlo, ne sono orgogliosi. I secondi per criticarlo, evitarlo, perché ne hanno paura.

Non si parla d’altro, se non di Giorgia. C’è un effetto alone, un vento a favore (più netto del passato), che spinge a superare dubbi, incertezze. Lo stesso vento di Grillo e 5 stelle. Capire come e perché c’è questo “turbine” è complicato. Difatti c’è e nasce anche dalla sfiducia e disgusto di ciò che offrono gli altri. Sembra che la Meloni non debba far altro che aspettare quello che dicono gli avversari: eliminare “il trucco e la cipria” che, a loro dire, copre i veri sentimenti.

Ma per chi dobbiamo votare? Dobbiamo sempre scegliere il male minore?” Così molti giovani. Il centrosinistra non scalda i cuori. “La nostra paura del peggiore, è più forte del nostro desiderio del meglio” (Vittorini). Il meglio bisogna costruirlo, non con appelli generici, ma individuando e mostrando forme e modi per aggiustare le cose che non vanno. Puntando su idee, capacità, meriti propri, non sui demeriti degli altri, sulle proprie proposte e non in attesa del fallimento o dei presunti veti europei. La tecnica nel recente passato di porsi sull’argine in attesa dei cadaveri dei vincitori, potrebbe stavolta non funzionare.

Una campagna elettorale breve, estiva: preparazione degli schieramenti, e adesso il confronto. Ebbene questo primo tempo è stato sprecato. Si è fatto di tutto per rendere più sterile e arido il campo politico. “Caos” la parola più usata: i big in più collegi, tutti in cerca di aree blindate, passaggi bruschi di schieramenti, candidati non del territorio (e questo non è un gran danno!)…

Ora manca un mese. La campagna elettorale ha sempre un valore, può riorientare, incidere, può permettere di ragionare… Ci vuole coraggio. Mettere da parte le formule (Agenda Draghi) e misurarsi su alcune questioni centrali nazionali e territoriali..

Le emergenze sono già tracciate. La Sanità. E’ tutto svanito quello detto nella Pandemia? Cure domiciliari, servizi di prossimità…. Pesa la mancata riforma dei medici di famiglia in grado di aggiornare ruolo e compiti. Semplici prescrittori di farmaci e visite specialistiche, pochi sono associati e disponibili a erogare le prime cure e anche prestazioni diagnostiche (come in Germania). Voi pensate che rivoluzione ci sarebbe se le analisi di “routine”, soprattutto per anziani e malati, fossero effettuate negli ambulatori medici?

Nel Sud e in questo territorio ai problemi vecchi, si aggiungono i nuovi. Conciliare difesa dell’ambiente e del paesaggio e gli interventi nelle nuove energie rinnovabili; la legalità, il senso civico, la partecipazione… Spesso in tempi recenti, interessi, conflitti personali, clientelismo hanno rovinato la qualità e la spinta innovativa di strutture sociosanitarie, centri e luoghi di aggregazione. I centri per minori, disabili, anziani, salute mentale, integrazione, il teatro… sono luoghi di cittadinanza, opportunità e crescita di capacità… Luoghi che aiutano a vincere la solitudine, ad affrontare insieme i problemi, a resistere agli abusi e soprusi. Che vanto c’è a chiudere il Luc piuttosto che a portarlo alle funzioni originarie (laboratorio giovanile – bollenti spiriti). Se in campagna elettorale si ragionasse su questi temi, sulle partenze dei giovani, sulle migrazioni… Non a colpi di tweet, del tipo “smantelliamoli”, Mi riferisco ai ghetti.

“La crisi più insidiosa, radicale è la crisi del pensiero” (Morin). Come inventare parole e linguaggio per esprimere aspirazioni e desideri delle persone? In Occidente sembra che la passione politica sia scivolata verso destra. Questa guerra poi ha complicato tutto. L’eroismo, i nazionalismi si sono introdotti in Europa, in modo dirompente e pericoloso.

Riportare donne e giovani al centro. Allargare la sfera delle relazioni, coltivare sogni… Significativa l’aperura ai giovani e alle donne (senza quote rose) del sindaco di Manfredonia, Rotice. I risultati? E’ necessario deporre la supponenza. Non ci sono vie già tracciate. I leader politici, molti adulti dovrebbero fare un passo di lato. Troppi personaggi finti fissi immobili non hanno conoscenze, umiltà, empatia. Privi di immaginazione. Purtroppo molti giovani perdono man mano vivacità e curiosità. Somigliano agli adulti.

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