Dalla Casa Comunale all’Agenzia del turismo

CULTURA

Si dice che Beethoven provasse disagio a prendere i soldi dai suoi allievi. Non pare il solo. Un manifesto affisso per le vie di Manfredonia ci parla dell’imposta unica comunale. Ho provato a leggerlo fino alla fine, ma è incomprensibile. Il manifesto si poteva semplificare e costruire in modo diverso. Ad esempio riportando all’inizio in modo chiaro tutte le esenzioni e poi evitando i riferimenti normativi e le sigle… Il manifesto si rivolge alla popolazione! Ma la sorpresa arriva alla fine. Non c’è la firma del sindaco, né di assessori o dirigenti. Il manifesto si conclude con “Dalla Casa comunale, 30 novembre 2016“. Una chiusura dal sapore antico. “Casa comunale” è una espressioni piena di calore e tenerezza. Casa è il luogo accogliente che ci aspetta e ci protegge… Ora viene Natale, ci sono quelli che stanno fuori e avvertono l’emozione di tornare a casa: gli emigrati (e gli immigrati), i tanti che a casa non sono tornati e non tornano.

“Casa comunale”. E’ come se tutti noi, tutta la comunità avesse stabilito quelle regole e le comunicasse. Comune, comunità, comunale… sono parole calde. Per questo sarebbe opportuno cancellare quella strana intitolazione, “Palazzo della sorgente”, e indicare quell’edificio con il nome vero: “Uffici comunali”. Altra parola bella, Ufficio, il luogo dove si è al servizio della comunità, dove si opera per far funzionare quella macchina complessa che è la città.

A fianco di questo manifesto, vedo quello della Inaugurazione dell’anno accademico dell’Università della Terza età. L’Unitre è stata creata a Manfredonia una trentina di anni fa da persone che provenivano dalla scuola (insegnanti, presidi…) e patrocinata dal Lions club. Sui manifesti si riportava sempre e solo Unitre. Ora ci sono cambiamenti e molti sono gli Enti che collaborano o patrocinano: Archidiocesi, Provincia, Comune, Agenzia del turismo… Tutti intervengono e parlano. Normalmente per molte manifestazioni si chiede il patrocinio del Comune o della Città, e questo significa che quella attività rientra nell’interesse generale della comunità.

Ma l’Agenzia del turismo cosa c’entra con l’inaugurazione dell’Università della terza età? E’ bella una comunità dove ci sono tante singole iniziative che si sviluppano per il benessere della collettività. Soggetti che autonomamente operano e migliorano la qualità della vita. Cittadini che amano e curano il patrimonio culturale e il territorio dove vivono e abitano. Lo rendono semplicemente e naturalmente un buon posto da vivere e da visitare. Non è un buon punto di vista quello di vedere un luogo, un bene, un monumento nella esclusiva prospettiva del “turista”!

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