Foggia, città mafiosa. Lo scioglimento del capoluogo, una tragedia daunia.
Città denuclearizzata. Città della pace. Città gemellata… E se trovassimo domani una scritta, all’ingresso, “città mafiosa”?
Continua a leggereCittà denuclearizzata. Città della pace. Città gemellata… E se trovassimo domani una scritta, all’ingresso, “città mafiosa”?
Continua a leggereLe vicende di Foggia (e provincia) bisogna vederle da fuori. Con gli occhi di quelli originari di questo territorio e che stanno lontano. Guardano qui, non per tornarci, ma perché questi sono i luoghi dell’infanzia, dell’adolescenza e restano legati. Sono mortificati. Ne parlano con vergogna. Qualcosa di più e di diverso di quella che provano i residenti.
Continua a leggereL’aspirazione a guardare una città, un territorio dall’alto, volando come Icaro, è il sogno di geografi e urbanisti. Dal promontorio garganico o dai Monti Dauni si può osservare l’intero Tavoliere, i pochi estesi agglomerati urbani e un immenso spazio vuoto lungo ca 80 chilometri e largo 30 – 40.
Continua a leggereMolti se l’aspettavano, ma la sorpresa resta. Dopo 18 mesi la commissione straordinaria deve restare per completare il lavoro. Ma la mafia c’è?
Continua a leggereCosa produce e cosa sa fare oggi la Capitanata? Dopo la crisi economica e il Covid, quali opportunità sono perdute e quali ancora possibili?
Continua a leggereLa provincia di Foggia è all’ultimo posto per qualità della vita. E’ prima per la criminalità organizzata e per numero dei positivi.
Continua a leggere“Nessuno verrà da fuori e dall’alto a ricostruire la città. Dipende da quello che facciamo noi, io potevo starmene a casa, ho scelto di non farlo. Dobbiamo fare così tutti e mettere in rete le idee migliori,…”
Continua a leggereE’ stata, credo, una mediocre campagna elettorale. Forse l’estate, il covid… I sondaggi aleggiavano e tutti ne erano stregati.
Continua a leggereLa pandemia cambierà i costumi, la scala dei valori… rallenterà il ritmo?
Ha messo a nudo un mondo troppo mobile, interconnesso, ma si potrà tornare a come era prima? E come cambierà il modo di viaggiare e di fare vacanza?
A Siponto i pini stanno scomparendo. Ne ho contati almeno un centinaio tagliati negli ultimi due anni. E si continua ancora quotidianamente.
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